Questa zona si affaccia in direzione est come una vera e propria terrazza rocciosa naturale.
In cima alla collina più alta svetta il santuario di Monte Vergine.
La prima parte del Santuario è rappresentato da una grotta, che si dice luogo di apparizione della Madonna; sopra si trova una cappella intermedia ed infine la chiesa di più recente costruzione.
Sopra la collina si trova un antico menhir detto appunto di Monte vergine anch'esso.
Costruendo il menhir in cima alla grotta, gli uomini preistorici avevano già dato a questo luogo quella valenza terrena e allo stesso tempo celeste che lo caratterizza ancora oggi, quasi una connessione tra due mondi.
La conformazione carsica del sottosuolo salentino facilita lo scorrere dell'acqua ma è nella grotta il vero e proprio "fulcro energetico"; infatti la grotta è considerata un vero e proprio accumulatore energetico nel quale si mescolano le energie di acqua e terra con quelle trasmesse dal menhir elevato al cielo. La terra è anche ricca di metalli e bauxite che amplificano questa diffusione energetica.
L’incontro scontro delle due energie è presente all’interno della grotta provocando un’elevata concentrazione di energia. Nell'antichità le grotte erano aperte e accessibili, ed erano il luogo utilizzato per ricevere e utilizzare questa energia naturale, probabilmente dove lo sciamano o sacerdote si ritirava per svolgere riti, guarigioni e pratiche necessarie alla comunità.
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